Questo trattamento è il più riconosciuto a livello di studi scientifici sulla cura della cellulite (una vera e propria malattia), delle lassità cutanee dell’insufficienza venosa e arteriosa. Migliora il micro circolo e l’ossigenazione dei tessuti, vi è drenaggio di liquidi, aumento del metabolismo tissutale con una riduzione delle adiposità e uno stimolo alla produzione di collagene e di elastina, riducendo gli inestetismi della pelle affetta da cellulite e buccia d’arancia.
E’ una tecnica di iniezione sottocutanea e dermica di anidride carbonica. Gli effetti sono molteplici e dipendono dalla modalità e dal flusso erogato. Se iniettata profondamente vi è un Importante azione sul microcircolo, con miglioramento del flusso venoso ed azione anti-edema. Il metabolismo del tessuto aumenta e vi è una riduzione del pannicolo adiposo lasso. L’iniezione dermica attiva una rigenerazione con un importante effetto tonificante dovuto all’attivazione del fibroblasto che produce collageno ed elastina.
Si inietta con ago sottile il gas sotto la pelle in punti diversi. L’apparecchiatura a marchio CE è controllata e di ultima generazione, riscalda il gas rendendo meno fastidioso il trattamento. Il tessuto trattato si gonfia per alcuni minuti, in alcuni casi si può avvertire un lieve fastidio temporaneo dato dal flusso di gas erogato che entra in circolo, fastidio che si allevia progressivamente permettendo di tollerare il trattamento senza il bisogno di ricorrere ad anestesie.
Sorprendente tonificazione del tessuto che appare compatto, ringiovanimento e riduzione dello strato adiposo se applicata ad elevato flusso negli arti inferiori e nell’addome.
Sensazione di leggerezza grazie al miglioramento del circolo venoso.
Qualche ecchimosi e arrossamento temporanei.
La Carbossiterapia è indicata per trattare gli strati adiposi localizzati su pancia, cosce, glutei e fianchi, la cellulite, anche agli stadi avanzati, aiutando il processo di rigenerazione cellulare, soprattutto se si accompagna al rilassamento cutaneo.
Vi sono in merito molte pubblicazioni scientifiche tra cui quelle dell’equipe del Professor Brandi dell’Università di Siena.
La tecnologia ad alti flussi che utilizzo attualmente è all’avanguardia nel trattare molti inestetismi che riguardano gli arti inferiori.
L’uso clinico vero e proprio della carbossiterapia cominciò nel 1932 ad opera di tre medici della stazione termale di Royat (Clermont Ferrand, Francia) che per primi somministrarono per via sottocutanea il gas termale nel trattamento terapeutico delle arteriopatie periferiche organiche e funzionali. Nel corso degli anni le iniezioni passarono da 60.144 nel 1955 , a 360.272 nel 1977, a 500.000 circa nel 1994. Un numero così alto di pazienti è un’implicita convalida non solo dell’efficacia terapeutica ma anche della sicurezza della metodica.
La storia Italiana di quella che poi verrà definita Carbossiterapia, inizia verso la metà degli anni ottanta. Nel 1992 Bellotti e De Bernardi, pubblicano sulla rivista “la Medicina Estetica” un interessante articolo su “utilizzazione di Co2 termale nella panniculopatia edematofibrosclerotica o cellulite”.
Nel corso degli ultimi anni l’apparecchiatura originale ha subito notevoli migliorie tecnologiche, pur rispettando le caratteristiche fondamentali.
Nel 1995 in occasione del XVI congresso nazionale di medicina estetica di Roma, il dott. Parassoni conia il termine “CARBOSSITERAPIA”. Da allora regolarmente, si sono svolte relazioni sul tema e ne è stata messa in evidenza anche l’attività lipolitica per aumento del metabolismo locale assicurato dalla vasodilatazione arteriolare con maggior rilascio di ossigeno nei tessuti.
MEDICO CHIRURGO
SPEC. IN CARDIOLOGIA
MEDICO ESTETICO
Dipl. Scuola Internazionale di Medicina Estetica
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