Il trattamento con fili biostimolanti prevede l’impianto sotto la pelle di fili riassorbibili di PDO (polidioxanone), già ampiamente utilizzato in medicina come filo di sutura. La trazione si produce quando il filo con delle barbe tridimensionali che si “aggancia” al tessuto sottocutaneo dove viene inserito. Se il diametro del filo è ancora più elevato e porta dei coni di trazione, viene inserito attraverso una cannula che attraversa il sottocutaneo senza creare ecchimosi e non si sente dolore. Nel corso delle settimane avverrà la sintesi di collagene, ma da subito il posizionamento è fatto in modo da sollevare il tessuto. La degradazione dei fili da parte dell’organismo, proprio perché biodegradabili, è totale in un periodo variabile di 5-6 mesi ma l’effetto si mantiene per 9-12 mesi. La variabilità di tenuta è legata alle caratteristiche individuali del prodotto (spessore del filo impiantato) sia a quelle del soggetto ricevente. I fili biostimolanti seguono nelle fasi di produzione e di distribuzione un iter legislativo secondo le regole previste dalla C.E. (Comunità Europea) ed imposte dalla legislazione italiana. Impianti multipli sono sempre necessari e soprattutto associare a fili di biostimolazione e sostanze iniettate di stimolo che ne potenziano l’effetto. Ecco che potremo migliorare la pelle attorno all’ombelico, l’addome, le cosce, le ginocchia ma anche braccia décolleté e glutei.
L’impianto dermico dei fili biostimolanti e di trazione avviene tramite l’inserimento cutaneo di aghi o, se il calibro è elevato, da una microcannula. Dopo aver disegnato il decorso che sarà seguito nel tragitto, si effettua una piccola anestesia nei punti di accesso. Di seguito si inserisce in modo indolore l’ago o la cannula e lo si fa scorrere nel sottocutaneo. Ritratto lentamente vi rilascia il filo che si aggancia al tessuto con le proprie barbette, grazie alla manovra di massaggio operata sulla cute. Si taglia poi il residuo che fuoriesce.
La pelle inizierà a migliorare dopo 20 giorni con un processo di compattamento, riduzione della lassità e miglioramento dei volumi trattati. Il processo va intensificandosi nel tempo ed è però molto individuale.
Qualche ecchimosi, eritema, lieve dolenzia sono possibili e si risolvono presto. Può manifestarsi edema lungo il decorso dell’impianto, ma è raro e si risolve in pochi giorni.
MEDICO CHIRURGO
SPEC. IN CARDIOLOGIA
MEDICO ESTETICO
Dipl. Scuola Internazionale di Medicina Estetica
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